Comunicazione delle informazioni non finanziarie

Nel capitolo delle Linee Guida del 2011 sulla “Divulgazione delle informazioni” si incoraggiano le imprese alla pratica di comunicazione e diffusione di una rendicontazione attinente alla materia sociale, ambientale e sui rischi: "Sempre più imprese forniscono informazioni che vanno al di là dei soli risultati finanziari e considerano la diffusione di tali informazioni un modo efficace per manifestare il proprio impegno verso comportamenti socialmente accettabili”. 
A seguito dell’adozione della direttiva 2014/95/UE del Parlamento Europeo  e del Consiglio del 22 ottobre 2014 e del recepimento tramite il  Decreto legislativo 30 dicembre 2016, n. 254,  le imprese e gruppi di grandi dimensioni hanno attualmente l’obbligo di pubblicare per ogni esercizio finanziario la dichiarazione non finanziaria che riguarda  informazioni ambientali e sociali attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione.
Soggetti diversi da quelli ricompresi nell'ambito di applicazione, su base volontaria, possono redigere e pubblicare dichiarazioni individuali o consolidate non finanziarie e che si attengono a quanto disposto dal suddetto decreto legislativo e  possono, a date condizioni, apporre su dette dichiarazioni la dicitura di conformità allo stesso.
Il 19 gennaio 2018 con la delibera n. 20267 la Consob ha approvato il Regolamento di attuazione del decreto stesso che stabilisce:

  • le modalità di trasmissione diretta alla Consob della dichiarazione di carattere non finanziario;
  • le eventuali modalità di pubblicazione della dichiarazione di carattere non finanziario, ulteriori rispetto al deposito presso il Registro imprese;
  • le modalità e i termini per il controllo della Consob;
  • i principi di comportamento e le modalità di svolgimento dell'incarico di verifica della conformità delle informazioni da parte dei revisori.
  • per imprese e gruppi di grandi dimensioni l’obbligo di presentare la dichiarazione non finanziaria che riguarda le informazioni ambientali e sociali attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione.

Il decreto precisa i profili di competenza della Consob a cui fa capo il procedimento sanzionatorio. In caso di dichiarazioni incomplete o non conformi, la Consob può chiedere alla società interessata le necessarie integrazioni. Se la società risponde in maniera adeguata evita le sanzioni.

Il 21 aprile 2021 la Commissione Europea ha presentato - come parte del pacchetto di misure tese a favorire il flusso di denaro verso attività sostenibili in tutta l'Unione Europea - una proposta di Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD). Questa proposta mira a migliorare il flusso di informazioni sulla sostenibilità nel mondo imprenditoriale, favorendo la coerenza nella rendicontazione sulla sostenibilità da parte delle società, in modo che le società finanziarie, gli investitori e il pubblico possano contare su informazioni sulla sostenibilità comparabili e affidabili.

 

Decreto legislativo 30 dicembre 2016, n. 254

Regolamento Consob 20267

Comunicato stampa 21 aprile Commissione Europea-Finanza sostenibile e tassonomia UE: nuove iniziative della Commissione per dirigere i capitali verso attività sostenibili

 


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