Tessile-abbigliamento-calzaturiero

Il tessile-abbigliamento costituisce uno dei settori di beni di consumo più grande del mondo. La Comunità internazionale vi dedica molta attenzione soprattutto dal 2013, quando un incendio nello stabilimento di Rhana Plaza (Bangladesh) ha causato la morte di 1.138 lavoratori, imponendo la questione all’attenzione della società civile, delle istituzioni e degli operatori.

Molta enfasi viene data nel settore ai meccanismi aziendali di gestione e monitoraggio di tali rischi, alla trasparenza delle imprese, alla tracciabilità dei prodotti, alla salute e sicurezza di lavoratori e consumatori ed alle iniziative delle imprese multinazionali, delle ONG e della società civile, dei sindacati, dei Governi e delle Organizzazioni Internazionali tese alla prevenzione, mitigazione e riparazione degli impatti negativi.

Le preoccupazioni espresse dall’OCSE per i gravi rischi di impatto negativo del tessile-abbigliamento hanno indotto il PCN italiano a dare il proprio contributo a questo settore a livello nazionale, visto anche il peso di questa industria  nell’economia nazionale.

Nel 2014, dopo un approfondito lavoro di consultazione degli operatori e degli stakeholder del settore a livello nazionale, il PCN ha pubblicato il “Rapporto per la condotta d'impresa responsabile nella catena di fornitura del settore tessile-abbigliamento. Raccomandazioni del PCN italiano in attuazione delle Linee Guida OCSE per le imprese multinazionali al settore tessile-abbigliamento, 24 raccomandazioni operative, rivolte alle imprese italiane del settore operanti in Bangladesh, e/o, più in generale, nella catena di fornitura tessile-abbigliamento, per aiutarle a migliorare i percorsi di gestione responsabile della catena di fornitura, in applicazione delle Linee Guida.

La Dichiarazione finale del Summit del G7 di Schloss Elmau, del 2015 ha spronato Paesi stessi a proseguire nel lavoro intrapreso per assicurare la gestione responsabile delle catene di fornitura globali, in particolare del settore tessile-abbigliamento, anche facendo leva sulla rete dei PCN OCSE. Per l’Unione Europea (UE) si possono menzionare le Conclusioni del Consiglio sulle catene del valore globali responsabili del 12 maggio 2016, a sostegno delle molte iniziative intraprese nell’Unione, dalla Commissione ma non solo, per promuovere catene di fornitura responsabili nel settore tessile.

L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO o OIL) attraverso la promozione del dialogo sociale dei partenariati e della coerenza delle politiche, la diffusione delle informazioni e l'attuazione delle norme internazionali sul lavoro sostiene inoltre con forte impegno il lavoro dignitoso nel settore.

Nel 2017, grazie al lavoro di un gruppo multistakeholder, l’OCSE ha pubblicato la Guida OCSE alla due diligence per catene di fornitura responsabili nel settore dell'abbigliamento e delle calzature, con l’obiettivo di aiutare specificamente le imprese di questo settore, di ogni dimensione, a mettere in pratica le raccomandazioni delle  Linee guida in materia di due diligence.

L'OCSE ha successivamente avviato un processo di valutazione dell'allineamento delle iniziative multi-stakeholder del settore tessile alle raccomandazioni OCSE per una dovuta diligenza nelle catene di approvvigionamento responsabile e nel 2019  nel corso della 5° edizione del Forum sulla dovuta diligenza nella catena di fornitura del settore tessile e del calzaturiero ha presentato il report del progetto pilota OECD(2019) The alignment of industry and multi-stakeholder programmes with the OECD Garment and Footwear Guidance Assessment of the Sustainable Apparel Coalition    

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